Come tutti gli imprenditori ed i professionisti sapranno, il 30 novembre si dovrà versare la seconda rata degli acconti delle imposte e dei contributi previdenziali relativi al 2017.
Gli acconti si possono versare con il metodo storico, quindi basandosi sulle imposte versate per il 2016, oppure con il metodo previsionale.
Il metodo storico impone di versare il 60% delle imposte versate a saldo per il 2016.
Il metodo previsionale, invece, permette di versare una somma inferiore a quella determinata con l’altro metodo, se si presume di conseguire un reddito per il 2017 inferiore a quello del 2016.
Innanzitutto bisogna dire che non sempre si devono versare gli acconti delle imposte o comunque non sempre vanno versati con il metodo storico. Un caso importante riguarda tutte le imprese in contabilità semplificata che da quest’anno determinano il reddito con il criterio di cassa. Per effetto del regime di cassa, infatti, il reddito fiscale del 2017 non sarà affatto simile a quello del 2016.
Per le imprese che avevano tante rimanenze negli anni passati, ad esempio, si avrà una perdita o un minor reddito rispetto al 2016. Nel 2017, infatti, non verranno più conteggiate le rimanenze finali, mentre saranno conteggiate le rimanenze iniziali tra i costi. Molte ditte, pertanto, avranno un reddito fiscale del 2017 molto basso o addirittura avranno una perdita fiscale dovuta a questa peculiarità.
In sostanza molte imprese in contabilità semplificata che al 1° gennaio 2017 avevano tante merci in magazzino avranno una perdita fiscale nel 2017: per tali imprese sarebbe inutile se non addirittura assurdo versare il secondo acconto Irpef, addizionali ed Irap.
Ma non ci sono solo le imprese con molte rimanenze ad avere redditi 2017 inferiori al 2016. Un’altra categoria è, ad esempio, rappresentata dagli agenti o rappresentanti che fatturano le provvigioni. fino al 2016 essi conteggiavano nel reddito anche le provvigioni fatturate e non incassate o quelle fatturate l’anno successivo ma riferite all’anno precedente. Nel 2017 invece vengono conteggiate solo le provvigioni fatturate ed incassate nell’anno e non le altre. Quindi il reddito sarà inferiore.
Infine ricordiamo che chi non può versare gli acconti a novembre per mancanza di disponibilità finanziaria, potrà comunque effettuare un ravvedimento in sede di dichiarazione dei redditi, l’anno prossimo.
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