Entro il prossimo 27 dicembre, tutti i soggetti IVA, che siano essi ditte individuali o società, dovranno pagare l’acconto IVA 2018. La somma versata quale acconto Iva verrà detratta dalla liquidazione periodica del mese di dicembre per i soggetti mensili ovvero in sede di dichiarazione annuale per i soggetti trimestrali.
Come si determina l'acconto IVA?
Vi sono tre metodi possibili: quello storico, quello previsionale e quello effettivo.
Metodo storico
Il metodo maggiormente utilizzato è quello storico, che prevede un versamento pari all'88% del saldo a debito dell'ultimo mese o trimestre dell'anno precedente (2017).
Bisogna cioè prendere o il modello IVA 2018, se il quadro VH doveva essere compilato, oppure la liquidazione IVA periodica (quadro VP).
Un contribuente mensile somma il rigo VP 14 e il rigo VP13 (oppure il rigo VH15 e il rigo VH17 nella dichiarazione Iva). Su questa somma calcola l'88%.
Un contribuente trimestrale, invece, prende come riferimento il saldo a debito della dichiarazione IVA 2018 ovvero VL38 - VL36 + l'acconto pagato (che è indicato nel rigo VP13 della liquidazione Iva dell'ultimo trimestre). Anche in tal caso su tale somma algebrica si calcola l'88%.
Metodo previsionale
Ogni ditta o professionista può, in alternativa al metodo storico, utilizzare il cosiddetto metodo previsionale, cioè prevedere quanto sarà il saldo per il mese di dicembre 2018 o il saldo della dichiarazione Iva e versare questa somma (che non deve essere inferiore all'88% del saldo dovuto).
Metodo effettivo
Consiste nel determinare l'acconto dovuto sulla base delle fatture di acquisto ricevute e di vendita emesse fino al 20 dicembre. Il contribuente verserà l'importo Iva risultante (non quindi l'88%) al 20 dicembre.
Quando non si deve versare l'acconto IVA
L’acconto IVA 2018 non è dovuto nelle seguenti ipotesi:
- se il dato su cui si calcola l'acconto era a credito o è a credito il presunto saldo 2018.
- se l'importo dell’acconto è inferiore a euro 103,29.
- se il contribuente ha iniziato l'attività nel 2018.
- se il contribuente ha cessato l'attività entro il 30 novembre 2018 ed era un contribuente mensile, o entro il 30 settembre 2018 ed era un contribuente trimestrale.
- se il contribuente appartiene ad alcuni regimi speciali IVA (attività di intrattenimento, minimi, forfettari, Legge 398/91, ecc.)
Ravvedimento operoso
Se non si versa l'acconto Iva, è possibile procedere al ravvedimento operoso in sede di dichiarazione annuale Iva.
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MARIO CLERICUZIO, Autore del libro "Il Coraggio di Fare Impresa", disponibile su IBS e su AMAZON.