Come saprete, dal 2017 le imprese ed i professionisti (per tramite dei loro commercialisti) hanno dovuto comunicare all’Agenzia Entrate i dati delle fatture emesse, delle fatture ricevute e delle bollette doganali (il cosiddetto “spesometro”). Inoltre hanno dovuto inviare trimestralmente, sempre all’Agenzia Entrate, i dati delle liquidazioni periodiche IVA, mensili o trimestrali.

Parallelamente è stato riconosciuto un credito di imposta “una tantum” pari a 100 euro per tutte le imprese o professionisti che hanno realizzato un volume d’affari nel 2016 pari o inferiore a 50mila euro. Tale credito di imposta viene riconosciuto per compensare l’eventuale costo dell’adeguamento tecnologico sopportato dalle imprese al fine di far fronte alle novità fiscali che abbiamo ricordato.
Il credito d’imposta
– non è tassato ai fini IRPEF, IRES e IRAP;
– deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stato
sostenuto il costo per l’adeguamento tecnologico;
– è utilizzabile in compensazione con il modello F24 a partire dall’1.1.2018
Lo Studio Clericuzio è a disposizione per ogni ulteriore informazione in merito.

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