Ci sono giorni in cui in Studio arrivano, quasi per caso, domande uguali da clienti diversi. Oggi è un giorno di quelli: ben tre clienti ci hanno fatto la stessa domanda. “Quale procedura adottare in caso di resi di merce acquistata? Si deve emettere un DDT di reso? Si deve fatturare la merce?”

Ecco la risposta che abbiamo dato ai clienti.

Siamo difronte ad una società o a una ditta individuale che ha acquistato merce poi ritenuta non conforme, oppure a fine stagione ha la possibilità di restituire merce invenduta ai propri fornitori.

Il primo caso si ha quando la società di commercio al dettaglio o il ristorante rileva la non conformità della merce e, immediatamente contesta tale situazione emettendo un DDT di reso (Documento di Traporto) anche se  la merce rimane nel magazzino in attesa del ritiro da parte del fornitore. Tale merce è considerata “merce di terzi presso l’acquirente”, infatti se ci trovassimo a fine anno, per esempio, la merce non dovrebbe essere conteggiata tra le rimanenze finali.

Il fornitore ritirerà la merce con il DDT di reso ed emetterà una nota di credito per merce non conforme.

Si applica quindi l’art. 26 del DPR 633/72 e il fornitore deve emettere la nota di accredito entro un anno dalla fatturazione di vendita. Nel caso di restituzione oltre un anno dalla vendita, il reso viene fatturato normalmente dal cliente al proprio fornitore, come se fosse una nuova operazione e non lo storno di una precedente vendita.

Nel secondo caso, invece, tutto dipende dalle condizioni contrattuali tra le parti: se cioè c’è un obbligo contrattuale che impone al fornitore di ritirare la merce invenduta dopo i saldi di fine stagione, per esempio, il fornitore potrebbe emettere una nota di accredito (sempre a fronte di un DDT di reso). Se invece non ci fosse questa previsione contrattuale di restituzione dell’invenduto, ma ci fosse solo in seguito un accordo secondo il quale il fornitore ricompra la merce, allora in questo caso riteniamo che sia corretta l’emissione di un DDT normale da parte del cliente ed una fattura di vendita al proprio fornitore.